Cooperazione italiana, l'Italia scala la classifica e viene promossa per la trasparenza sugli aiuti allo sviluppo
Grande riconoscimento per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo(AICS), la giovane agenzia, nata nel 2016, incaricata dal Governo di promuovere sviluppo e crescita inclusiva in stati e aree del mondo in difficoltà a causa di guerre, sottosviluppo, catastrofi naturali. Si tratta dell’oramai famoso ”aiutare a casa loro” che l’AICS traduce in combattere la povertà, promuovere i diritti, creare posti e opportunità di lavoro. Ogni anno, i severissimi inglesi di Publishwhatyoufund.com (in italiano suonerebbe “pubblica quello che finanzi”) confrontano le varie agenzie governative e stilano una classifica.
Scalate oltre 8 posizioni in classifica. Quest’anno, finalmente, l’Italia scala oltre otto posizioni in classifica, abbandona il poco lusinghiero “very poor” degli scorsi anni e rientra nella categoria “FAIR”, superando la Norvegia, il Giappone e l’Irlanda.
L’Aics ha gestito in questi primi due anni di vita progetti di sviluppo, intervento umanitari e investimento sostenibile per oltre un miliardo di euro, suddivisi nei Paesi in via di sviluppo come Africa, Asia e Sud America. Ecco quindi che il giudizio sulla trasparenza nell’uso delle risorse e nella comunicazione ai cittadini era un passaggio cruciale per il lavoro svolto dall’Agenzia. E’ giustamente sempre più forte, infatti, l’attenzione su che fine fanno i soldi dei contribuenti, quanto sono trasparenti i flussi finanziari e quanto rendicontabili ai cittadini.